Disoccupazione strutturale

La {{disoccupazione strutturale}} è una forma duratura di disoccupazione, causata da profondi cambiamenti nell'economia. Le cause della disoccupazione strutturale possono essere diverse: i lavoratori hanno scarse competenze rispetto a quelle richieste, vivono geograficamente troppo lontano rispetto alla disponibilità di occupazione. Oppure, semplicemente non vogliono lavorare perché i salari hanno raggiunto livelli eccessivamente bassi. Dunque, nonostante esistano posti di lavoro disponibili, c'è un divario tra ciò che cercano le aziende e quello che offrono i lavoratori. Infine, la disoccupazione strutturale è esacerbata da fattori esterni come la tecnologia, la competitività e le politiche nazionali. La disoccupazione strutturale può durare per decenni e richiede spesso interventi radicali a livello legislativo. {{{Crisi e disoccupazione negli Stati Uniti}}} Facciamo l'esempio degli {{Stati Uniti}} dove negli ultimi decenni sono andati perduti migliaia di posti di lavoro nel settore manifatturiero, poiché la produzione si è andata spostando verso giurisdizioni economicamente più convenienti, come ad esempio la Cina. La crisi del 2007-2009 ha contribuito ad aggravare la situazione della disoccupazione strutturale USA. Con l'aumentare del tasso di disoccupazione, insieme al prolungamento dell'inattività dei lavoratori, le competenze di questi sono andate deteriorandosi. Inoltre, il calo del settore immobiliare impediva ai lavoratori di muoversi verso altre città, poiché sarebbero stati costretti a vendere le proprie abitazioni ad un prezzo sensibilmente inferiore a quanto le avessero pagate. Come già detto anche la tecnologia ha la sua parte nella disoccupazione strutturale, poiché i lavoratori con scarse competenze tecniche vengono marginalizzati.